Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 11 febbraio 2005 Il problema dell’inquinamento sta mettendo pepe al dibattito politico in seno alla maggioranza. Due giorni fa Lorenzo Dellai, rispondendo all’assessore Iva Berasi, ha detto che «lo stop dell’economia è più dannoso delle polveri». Ha invitato ad affrontare la questione con «buon senso», pensando a soluzioni articolate e a lungo termine piuttosto che a provvedimenti d’emergenza che non risolverebbero il problema. «Si cerca di andare incontro alle esigenze di tutti, Dellai non ha torto – ha detto ieri Roberto Bombarda commentando le affermazioni del presidente – ma non possiamo considerare l’economia più importante della salute umana». Insomma, niente deroghe? «La legge non è un chewing gum che si può tirare da una parte o dall’altra, se ci troviamo di fronte ad una situazione d’emergenza tutti devono fare la propria parte, anche il mondo imprenditoriale – ha continuato il consigliere provinciale dei Verdi – tra l’altro mi auguro che questo sia l’ultimo inverno che il problema delle polveri sottili viene gestito così. Dal 2006 le norme europee saranno ancora più restrittive: cosa faremo? Abbiamo dieci mesi a disposizione, risorse economiche ed umane per affrontare l’emergenza con più coraggio e soluzioni drastiche. Quest’anno – prosegue Bombarda – pur con una strategia articolata abbiamo sforato i limiti venti volte in quaranta giorni». Le proposte? «E’ evidente che serve un ventaglio di interventi per ottenere risultati concreti, così come avvenuto in molte città del Nord Europa. Cito alcune proposte contenute nelle mozioni che ho presentato nei mesi scorsi: istituire un bonus per i lavoratori dipendenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico; implementare i distributori di metano in Trentino, che oggi sono solamente tre; introdurre incentivi fiscali per chi acquista mezzi «ecologici». E poi – prosegue il consigliere – attuare il Protocollo sul trasporto nelle Alpi, che indica chiaramente la ferrovia come mezzo principale: mettiamo quindi a regime la metropolitana di superficie. Si potrebbe fare molto anche per ridurre i consumi energetici degli edifici: cominciamo a farlo dalle strutture pubbliche. Su tutto questo – conclude Bombarda – bisogna puntare da subito per migliorare la qualità dell’aria». |
ROBERTO
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